La mia settimana a Rapa Nui

Il 767 di LAN si alza imponente dalla pista dell’aeroporto Mataveri di Hanga Roa, e in men che non si dica si puo’ vedere tutta l’isola, nuvolette comprese: cosi’ piccola e cosi’ preziosa…
L’isola di Pasqua, o Rapa Nui come la chiamano i locali, e’ una perla nel mezzo del niente…un luogo veramente fuori dal tempo…e dal mondo! Basti pensare che per arrivarci bisogna passare o per Santiago o per Tahiti, alternative non ce ne sono.
Prima di partire pensavo che una settimana fosse troppo, in effetti che si fa su un isolotto di appena 160 kmq cosi’ tanto tempo? semplice: ci si riposa e si impara ad ascoltare i suoni della natura.
Quei giganti di pietra, i moai, scolpiti nella roccia del vulcano Rano Raraku appartengono all’immaginario collettivo di tutti coloro che per un momento hanno sentito nominare l’isola, e rappresentano ancora oggi un mistero che affascina gli studiosi e i turisti. Guardarli da vicino ti mette soggezione, ti senti davvero piccolo. Loro sono li’ da secoli, sotto acqua, pioggia, vento, sole…sono sopravvissuti alle guerre tribali e ai colonizzatori europei, agli tsunami e ai turisti distratti che per anni li hanno cavalcati come se fossero giostre. In realta’ rappresentano le statue degli antenati, capi tribu e personalita’ importanti della comunita’, erette a protezione del villaggio. Ce ne sono circa 900 in tutta l’isola, e tanti si trovano ancora nella cava del Rano Raraku, incompleti o di guardia alla montagna sacra.
Il sentiero che ascende alla vetta e’ piuttosto facile, ma la vista sulla valle e’ esagerata: si sente solo il sibillio del vento che fischia in mezzo alle tante sentinelle di pietra che rendono cosi’ particolare il cammino…e il verde…beh…avete presente Lost?ecco, quel tipo di verde!
Mi sono concesso anche il lusso di un bagno nell’oceano: l’isola ha due spiagge molto belle, Anakena e Ovahe, piccoli paradisi dalla spiaggia bianca e fina, col le palme da cocco i moai e l’acqua super turchese…impossibile resistere alla tentazione di tuffarsi per riemergere guardando un moai!!!
Cosi tra moai, spiaggia, souvenir (non ho resistito al timbro sul passaporto Embarassed), qualche partita a ping pong in ostello, e la mattutina pioggia tropicale, il tempo e’ volato.
Divertentissima l’ultima serata dove ho tenuto classe di italiano a tutto l’ostello, insegnando i rudimenti fondamentali a un pubblico di cileni, brasiliani e giapponesi…quindi se sei una donzella e un tipo con gli occhi a mandorla ti fa richieste strane nei pressi del colosseo, prima di chiamare la buoncostume domandagli il nome del suo proff di italiano Tongue out !!!

2 Commenti a “La mia settimana a Rapa Nui”

  1. il presidente scrive:

    ho visto le vs. foto al mare e non solo a rapa nui. La vacanza, dal punto di vista fisico vi sta facendo veramente bene, da quello mentale cominciano a sorgermi dei dubbi!!!!!!! Statemi bene e saluti ad Andrea

  2. Willemien scrive:

    Claro!!

    Solamente una semana mas y yo voy a saber que significo el leccione Italiano, hehehe, prepara te!

    Es claro que me duele un poco que no hay ni una palabra sobre su chica holandesa favorita en su blog :p!!

    Las fotos son bellissimos! Especialemente el de tu y andrea en el mar…. la persona que tomo este foto tiene que ser una muy buena fotografe ;).

    besosss!!

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