Pura vida uruguaya
Arrivare a Montevideo e’ come salire sulla macchina del tempo e tornare in un’Italia che non c’e’ piu, quella dei film in bianco e nero, dei bambini per la strada, dei carretti trainati dal cavallo, delle macchine d’epoca. Rispetto a Buenos Aires e’ molto piu piccola e tranquilla, il centro storico ( la ciudad veja ) si gira facilmente a piedi, ed e’ facile raggiungere le spiagge con uno dei tanti autobus che partono dalla centralissima Plaza de Indipendencia. La gente e’ molto gentile, ha voglia di parlare, forse perche’ di questi tempi non ci sono molto turisti, o forse perche’ in generale Montevideo non e’ che uno stop-over nel cammino che porta alla piu modaiola Punta del Este. Fa strano passeggiare e vedere le persone che camminano con il termos sottobraccio sorseggiando nella “bombilla” il loro prezioso mate ( si tratta di un’infusione preparata con le foglie di “yerba mate”, simile al the, ma molto piu’ amara, bevuta tipicamente in Uruguay e nel sud America in generale ). Fa strano vedere le strade semi-deserte al sabato pomeriggio, i negozi chiusi…ti domandi dove possano nascondersi 1 milione e trecentomila persone, e intanto attraversi la spiaggia bianca costeggiata da un lunghissimo vialone di palme,dove non si contano i campetti da calcio coi bimbi che giocano, e ti ritrovi nel piu grande centro commerciale della citta’ : bentornato nel XXI secolo! All’hotel mi assicurano che la movida serale e’ straordinaria, mucho ruido, mucho divertimento..e tutto sotto la mia stanza…Un’ occasione imperdibile penso…ceno, mi preparo il tempo scorre…sono le 23 e le strade ancora sono deserte…ma si’ vado a nanna…grosso errore: alle 6 mentre ancora assonnato lascio l’hotel per rientrare a a Buenos Aires, vengo quasi travolto dalla gente che ancora balla e ha voglia di farsi sentire…pura vida uruguaya!